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Categoria catastale garage: cosa devi sapere per accatastare il posto auto

Categoria catastale garage: cosa devi sapere per accatastare il posto auto

1 Dicembre 2020 di Filippo Turrini

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Stai costruendo la tua nuova casa, oppure hai deciso che è tempo di una ristrutturazione importante. Tra le molte incombenze a cui dovrai fare attenzione, i locali adibiti ad autorimessa vengono spesso trascurati e finiscono per essere accattasti in modo errato. Credimi, meglio evitarlo. La categoria catastale garage avrà un impatto sull’importo delle tasse che dovrai corrispondere.

Quindi, quello che in apparenza potrebbe sembrarti un semplice box auto necessita di valutazioni accurate per essere stimato nel modo corretto. Il sistema fiscale italiano risponde a determinate categorie di appartenenza dei fabbricati e, di conseguenza, varia il “peso” delle tasse applicate.

Di solito il garage viene accatasto in categoria catastale C6, poiché è proprio questo il confine giuridico in cui rientrano box auto, autorimesse e posti auto scoperti. Ma non è certo l’unica possibilità. Scopriamo alcune dinamiche che dovresti conoscere per accatastare il garage nel modo migliore possibile in base al contesto normative. Facciamolo subito.

Categorie catastali: qual è il contesto fiscale per gli immobili

Quando si tratta di accatastare il garage, è la categoria catastale C6 il riferimento corretto. Ma, il contesto abitativo in cui ti trovi potrebbe riservare dinamiche e possibilità diverse. Devi sapere che le categorie catastali degli immobili sono suddivise in 4 classi, ognuna contenente gruppi specifici, che ne definiscono la pertinenza e la rispettiva capacità di reddito.

Troviamo immobili a destinazione:

  • ordinaria, suddivisi nei gruppi A, B, C;
  • speciale, compresi nel gruppo D;
  • particolare, raccolti nel gruppo E;
  • entità urbane, definite nel gruppo F.

Dunque, per determinare la rendita utile prodotta da un immobile è imprescindibile conoscerne la categoria in cui rientra. Da questa dipenderanno anche le aliquote a cui sarà soggetto e l’impatto sul calcolo delle tasse, in base alle sue caratteristiche.

Se vuoi conoscere nel dettaglio i diversi gruppi, sul sito del Catasto trovi tutte le informazioni che ti servono: Tabella delle Categorie Catastali. Noi ci soffermiamo sul gruppo C, poiché al suo interno troviamo specifiche classi di nostro interesse:

  • locali per attività commerciale per vendita o rivendita di prodotti – C/1;
  • locali utilizzati per il deposito di merci, locali di sgombero, sottotetti – C/2;
  • strutture destinati all’esercizio della professione di artigiano per servizi, realizzazione o trasformazioni dei prodotti – C/3;
  • strutture destinate all’esercizio delle attività sportive private (senza fine di lucro) – C/4;
  • stabilimenti e strutture balneari privati (senza fine di lucro) – C/5;
  • garage, box auto o posti macchina, stalle e scuderie (senza fine di lucro) – C/6;
  • strutture destinate a tettoia o gazebo – C/7.

Come puoi notare, nella categoria catastale C6, oltre a stalle e scuderie, rientrano garage, box auto e posti macchina. Dunque, è proprio quella che fa al caso nostro. Tuttavia, è necessario chiarire alcuni requisiti imprescindibili affinché tu possa utilizzare questa categoria catastale per il garage.

Categoria catastale C6 quando è possibile accatastare il garage

Requisiti per categoria catastale C6

L’assegnazione delle categorie catastali degli immobili spetta al catasto edilizio urbano che, in base a specifiche caratteristiche strutturali, ne definisce la classe di rendita fondiaria. Secondo la normativa in vigore, il tuo garage può essere accatasto con categoria catastale C6 solo se:

  • non rientra nelle disposizioni dell’art. 10 Legge 11 agosto 1939 n° 1249, ovvero locale non a scopo di lucro;
  • è costruito con destinazione d’uso come garage e non è suscettibile a scopo diverso, a meno che non vengano apportate radicali trasformazioni.

Inoltre, la circolare 2/E/2006 dell’Agenzia Delle Entrate, al punto 3.3.2. – Individuazione delle autorimesse e delle cantine – specifica che:

“Nelle dichiarazioni di nuova costruzione le cantine, i depositi (anche se ubicati nei sottotetti) e le autorimesse presenti in complessi ospitanti una o più unità immobiliari residenziali, quando hanno accesso autonomo da strada o da corte esclusiva o da parti comuni, costituiscono di norma unità immobiliari a sé stanti”.

Dunque, se la porzione dell’immobile che stai costruendo ha un accesso autonomo è censibile nelle categorie C/2 (Magazzini e locali di deposito) e C/6 (Stalle, scuderie, rimesse, autorimesse). Invece, quando le porzioni immobiliari sono destinate a deposito, cantina o garage, ma risultano comunicanti in modo diretto con le abitazioni, sono ritenute pertinenze delle stesse. Perciò, parte integrante delle unità immobiliari a cui risultano correlate, in quanto prive di autonomia funzionale e reddituale.

Accatastamento C6: spese tecniche e imposte

L’attribuzione della corretta categoria catastale garage si ripercuote sulla sua catalogazione, in base agli specifici indicatori attribuiti. E, tramite questi, è possibile identificare la rendita fondiaria in coerenza con i valori di riferimento.

Insomma, a seconda della categoria catastale del garage varia il valore attribuibile all’immobile, ma anche le spese tecniche per accatastarlo, oltre alle imposte che dovrai corrispondere:

  • IMU – Imposta municipale unica;
  • imposte ipotecarie e di registro;
  • eventuali imposte di successione e di donazione.

Per esempio, l’IMU del tuo garage può essere calcolata prendendo la rendita catastale, rivaluta del 5%, e moltiplicata per il coefficiente catastale. Nel caso della categoria catastale C6, tale coefficiente corrisponde a 160. Infine, a tale base imponibile sarà necessario applicare l’aliquota IMU stabilita da tuo comune.

Dunque, omettere o sbagliare la categoria catastale del garage, oltre a eventuali sanzioni, potrebbe portarti a corrispondere imposte maggiori di quelle dovute. Se invece vuoi scoprire le modalità per non versare l’IMU sulla seconda casa, in questo articolo trovi tutte le informazioni che ti servono: IMU seconda casa, ecco come non pagarla.

Categoria catastale garage: uomo e donna sistemano scatoloni nel box auto

Categoria catastale garage: affidati a professionisti di comprovata esperienza

Per individuare la categoria catastale di un garage esistente, come di altri immobili, puoi richiedere una visura catastale. È un documento che contiene i dati tecnici e fiscali dell’immobile ed è utile, tra le altre cose, per verificare anche il calcolo corretto delle imposte da corrispondere.

Nonostante il coefficiente catastale impatti sulla base imponibile dell’aliquota IMU, nel caso di pertinenze come il garage, non puoi “abbatterlo” avvalendoti della procedura di fusione di fatto. Ovvero, la possibilità di accatastare assieme due unità immobiliari contigue, comunicanti o confinanti tra loro, per beneficiare di eventuali agevolazioni.

Anzi, è ormai ufficiale che, per le nuove costruzioni, non è più possibile inserire cantine, soffitte o garage nella stessa planimetria catastale dell’abitazione. È dunque necessario creare un diverso subalterno e accatastare le varie pertinenze esistenti nelle categorie appropriate.

Addirittura, nel caso di modifiche sostanziali in edifici già esistenti, sarà necessario scorporare e accatastare in modo separato le pertinenze che ora rientrano nell’accatastamento dell’immobile. In questo modo, la rendita catastale complessiva sarà superiore rispetto al passato, e le pertinenze saranno conteggiate come vano principale e non come accessorio dell’alloggio.

Tuttavia, ai fini IMU è prevista l’esenzione dal pagamento, come per la prima casa, nella misura massima di tre pertinenze, una per ciascuna categoria catastale C/6, C/2 e C/7 esistenti.

Come puoi vedere, l’approccio alle procedure di accatastamento degli immobili non è mai banale, né scontato. Ogni situazione deve essere affrontata con cognizione di causa, consapevoli di quello che è necessario fare e delle eventuali ricadute. Ricorrere al supporto di un professionista, che possa verificare la fattibilità e la procedura più vantaggiosa, è sempre la scelta migliore.

Se hai ancora dei dubbi e vuoi saperne di più, contattami e richiedi una consulenza gratuita. Mi occupo di edilizia da oltre 10 anni, so bene quanto possa essere complesso e frustrante muoversi in questi contesti burocratici. Sarà un piacere ascoltarti e accompagnarti verso la soluzione migliore per le tue necessità.

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Interazioni del lettore

Commenti

  1. sonny dice

    7 Febbraio 2021 alle 19:32

    Buonasera, sto vendendo un immobile. Siccome nelle visure catastali non vi era il sottotetto non abitabile (niente planimetria e classificazione), ho dovuto catastare il sottotetto in categoria C02 (deposito). Ovviamente questo ha comportato il pagamento dell’imu. il problema è che mi è arrivato l’accertamento imu del 2015 in cui devo l’imu del sottotetto. è possibile chiedermi l’imu arretrato del sottotetto non abitabile, anche se precedentemente era ritenuto vano accessorio? inoltre come posso far diventare il sottotetto pertinenza all’abitazione principale? ringrazio anticipatamente saluti

    Rispondi
    • Filippo dice

      10 Febbraio 2021 alle 10:05

      Buongiorno sig. Sonny,
      se l’accatastamento è stato redatto ” in ritardo” rispetto alla realizzazione del vano, è possibile che ci sia l’accertamento con retroattività per i 5 anni precedenti.
      Se il sottotetto è accessibile, anche se non abitabile, deve essere accatastato ed occorre pagare l’imu.
      Il sottotetto può considerarsi pertinenza se ha accesso direttamente dall’unità principale a cui è collegata (es. scala interna dal suo appartamento), viceversa se è dotato di accesso autonomo (es. dal vano scala comune o dall’esterno) deve essere accatastato con un suo subalterno diverso da quello dell’abitazione.
      Resto a disposizione,
      saluti

      Rispondi
  2. Salvatore dice

    12 Febbraio 2021 alle 21:14

    Buona sera sig. Geometra Filippo un garages accatastato c6 si può trasformare in civile abitazione ese sì quali sono i costi .

    Rispondi
    • Filippo dice

      15 Febbraio 2021 alle 13:02

      Buongiorno Salvatore,
      per rispondere alla sua domanda occorrono alcune ulteriori informazioni, variabili in base alla città in cui si trova il suo immobile.
      In linea di massima si, è possibile ma occorre verificare con il regolamento comunale quali parametri occorre rispettare.
      Ad esempio, quanti ulteriori posti auto occorra garantire per il cambio d’uso oppure se è possibile realizzare un posto auto scoperto al posto di quello coperto già esistente.
      Ogni comune ha un regolamento edilizio che regola questi interventi.
      Stessa cosa per i costi, in base ai regolamenti edilizi ci potranno essere oneri da versare per la nuova abitazione ed eventualmente per monetizzare il posto auto.
      Spero di averle date qualche utile informazione.
      Resto a disposizione,
      saluti

      Rispondi
  3. Fiona Walker-Arnott dice

    26 Febbraio 2021 alle 5:06

    Hello Filippo,

    I am interested in buying a building which has category C/6 and it is marketed by the estate agent as habitable. Is it legal to live in a C/6 at all? Half of the building is ‘habitable’ and half is a store space/garage. I believe the entire building is C/6.

    Google translate: Sono interessato all’acquisto di un immobile di categoria C / 6 commercializzato dall’agenzia immobiliare come abitabile. È legale vivere in un C / 6? La metà dell’edificio è “abitabile” e l’altra metà è un magazzino / garage. Credo che l’intero edificio sia C / 6. Grazie

    Many thanks, Fiona

    Rispondi
    • Filippo dice

      7 Marzo 2021 alle 12:38

      Good morning Fiona, thank you for contacting me.
      I replied by email, I hope I was helpful!

      Rispondi

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